Le associazioni nazionali dei consumatori Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore,
Codici, Confconsumatori e Lega Consumatori di Rete Consumatori Italia, il
Movimento Consumatori ed il più importante sindacato degli agenti assicurativi
prendono posizione sul recente provvedimento del Consiglio di Stato che ha sospeso
l’entrata in vigore della tabella per le grandi invalidità, rilevando che la tabella unica è
già nella sostanza esistente, in quanto il Tribunale milanese ha adottato dei criteri di
liquidazione riconosciuti come validi dalla Suprema Corte di Cassazione. Pertanto il
provvedimento presentato dal Governo al Consiglio di Stato, istruito circa 2 anni e
mezzo fa, risulta esclusivamente un’inutile forzatura in favore delle compagnie
assicurative visto che dimezza i risarcimenti che competono ai grandi invalidi per
sinistro stradali.
Per le scriventi associazioni la tutela delle vittime da sinistro stradale è prioritaria
rispetto ai bilanci delle compagnie assicurative. Difatti il Consiglio di Stato ha
osservato che l’unico parere sostanzialmente favorevole a detta riduttiva tabella è
quello di Ivass, che secondo i Giudici di Palazzo Spada è apparso temporalmente datato
e carente di dati aggiornati circa la frequenza degli eventi dannosi, il numero di detti
sinistri e l’impatto positivo (nella sostanza) sulle tariffe Rca (per i forti risparmi che
queste avrebbero pagando minori risarcimenti a persone menomate da sinistri stradali).
Le scriventi associazioni ribadiscono il concetto che prima dei bilanci delle compagnie
vengono i diritti costituzionali delle vittime di sinistro e di reato. Pertanto agenti ed
associazioni dei consumatori ritengono anacronistico e sbagliato il tentativo di
dimezzare i ristori, ed invece invocano diversi e più importanti provvedimenti per
migliorare il costo delle polizze Rca ad esempio:
• provvedimenti tesi a migliorare la concorrenza di un mercato assicurativo ormai
oligopolistico;
• riforma dell’autorità di garanzia Ivass da incentrarsi totalmente sulla tutela degli
assicurati e danneggiati con un organo indipendente, imparziale e con
provvedimenti e procedimenti trasparenti e pubblici;• riforma complessiva del sistema bonus malus;
• abolizione dell’indennizzo diretto.
Pertanto stante l’invito del Consiglio di Stato, le associazioni auspicano che Governo
e Parlamento aprano una discussione a 360 gradi con tutta la filiera favorendo e
valorizzando però le legittime e generali istanze dei consumatori/assicurati/danneggiati
ovvero delle famiglie italiane.
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