Uno schema collaudato, ma che fortunatamente non sempre funziona. Parliamo delle tecniche utilizzate dai malviventi per truffare i risparmiatori. Le denunce sono all’ordine del giorno, così come le segnalazioni raccolte dagli Sportelli dell’associazione Codici, che continua a conquistare vittorie. Tra le ultime c’è quella ottenuta per un cliente romano di Bnl, che aveva perso circa 2.300 euro.
“Il nostro assistito – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ha ricevuto prima un SMS e poi una chiamata che hanno messo in moto una truffa che ha fruttato ai malviventi un discreto bottino. Nel messaggio il cliente veniva informato di un tentativo di accesso fraudolento al conto, mentre nella successiva telefonata è scattata la richiesta di dati per sventare l’attacco, ma in realtà funzionali alla frode. Ci teniamo a sottolineare un aspetto, ovvero che la chiamata è arrivata da un numero riferibile all’istituto di credito, quindi all’apparenza ufficiale. È bene, dunque, prestare la massima attenzione non solo agli SMS, ma anche alle telefonate che riceviamo. Quando arrivano queste comunicazioni è meglio non fidarsi, mantenere la calma e richiamare la banca, per assicurarsi che gli avvisi di sicurezza siano reali e non tentativi di frode. Tornando al caso che abbiamo seguito con successo, inizialmente l’istituto ha riconosciuto un rimborso del 70%. Abbiamo fatto ricorso all’Abf ed abbiamo vinto, con il nostro assistito che ha ottenuto il rimborso del restante 30%. Una disavventura a lieto fine che speriamo serva da esempio per le vittime di queste truffe sempre più frequenti. Non bisogna arrendersi e nemmeno vergognarsi. Sono frodi più comuni di quanto si possa immaginare e lottando è possibile recuperare anche l’intero importo”.
L’associazione Codici fornisce assistenza legale con i propri esperti per chi subisce una truffa bancaria. Per segnalazioni e supporto scrivere a segreteria.sportello@codici.org o telefonare al numero telefonico 065571996.
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