“Possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita della autovetture”: questa volta ad essere oggetto dell’attenzione dell’Antitrust è la DR Automobiles, il gruppo molisano che negli ultimi anni ha conosciuto un enorme successo di vendite delle proprie autovetture; la società è finita un mese fa, nel mirino dell’Antitrust con l’accusa di pubblicità ingannevole.
La società rappresenterebbe in modo scorretto, o persino ometterebbe, online e nelle campagne pubblicitarie, le informazioni relative al luogo di produzione delle auto a marchio DR ed EVO, lasciando intendere che queste siano prodotte interamente in Italia. Tuttavia, non sarebbe propriamente così: si tratterebbe, infatti, di veicoli di produzione o con componenti importati da stabilimenti cinesi e poi assemblate in Italia; è noto infatti come la DR Motor abbia da anni accordi commerciali con alcune società cinesi.
“Nell’ultimo anno la DR Automobiles ha fortemente incrementato le vendite dei propri modelli grazie al loro prezzo estremamente competitivo - dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia - ma non è tutto oro quello che luccica. Questo dislocamento produttivo comporta una serie di problemi a cascata che si ripercuotono sul consumatore il quale si vede costretto a rimanere senza il proprio mezzo per settimane se non mesi. Siamo di fronte ad una chiara lacuna nella catena di approvvigionamento dalla Cina all’Italia, che si va ad aggiungere ai precedenti problemi che sono stati riscontrati anche con altre case automobilistiche relative alla consegna delle auto nel periodo appena dopo l’inizio della guerra in Ucraina”.
Per ovviare a questa problematica e non lasciare i clienti senza macchina per troppo tempo, i carrozzieri si vedrebbero costretti ad adattare pezzi di altre vetture, ma il consumatore ha il diritto di esigere l’uso di pezzi di ricambio originali od omologati e di massima qualità. Anche l’apertura di un magazzino di ricambi DR in Italia, presso la sede centrale di Macchia d’Isernia sarebbe una risoluzione parziale, poiché questo centro dovrà fornire ricambi non solo per i vecchi modelli, ma anche per quelli nuovi.
“Riteniamo che la società debba urgentemente intervenire per trovare una soluzione consona alla problematica – conclude Zanon –. Riteniamo sia opportuno che al cliente, che deve lasciare la propria auto in riparazione in un’autofficina che sa di dover trattenere l’auto per un periodo di tempo indefinito, venga fornita un’auto di cortesia a titolo gratuito o vantaggioso”.
CODICI Lombardia sta raccogliendo le segnalazioni di coloro che hanno problemi con la riparazione della propria auto: è stato predisposto un form nel quale poter inviare la propria segnalazione. La delegazione lombarda di CODICI è, inoltre, disponibile contattando il numero 02.36503438 oppure scrivendo a codici.lombardia@codici.org. La sede nazionale è disponibile telefonando al numero 06.5571996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
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