Proprio qualche giorno fa segnalavamo come nella nostra regione si sia dato inizio alla distribuzione gratuita delle mascherine per contrastare la diffusione del Coronavirus. Ma il criterio utilizzato nella distribuzione è del tutto inefficace secondo noi.
Questo è quanto ci è stato segnalato da una nostra associata: “nel pomeriggio di ieri ho ricevuto presso la mia abitazione la visita di agenti della polizia che mi hanno consegnato le fatidiche mascherine, ne hanno data una a famiglia – dichiara la nostra associata -. Noi siamo in 3 famiglie nella stessa casa e ci hanno consegnato 3 mascherine chirurgiche, quindi monouso, indifferentemente dall'età. Ai miei genitori che abitano in un altro comune, invece, non sono ancora state consegnate”.
“Si capisce come non vi sia un piano serio e concreto di distribuzione - dichiara Davide Zanon segretario regionale di CODICI Lombardia - tralasciando il fatto che ancora ad oggi tale è fatta a macchia di leopardo; sappiamo che in Veneto, a Verona, hanno iniziato con una distribuzione massiva delle mascherine, nel bresciano ne vengono consegnate 7 a famiglia, nell’hinterland milanese si parte dai più anziani e poi se avanzerà qualcosa allora si penserà agli altri. In altri comuni ancora non si è vista l’ombra di una mascherina. Se secondo voi ha un senso questa cosa, per me non lo ha. Sono allibito che si sia fatta una ordinanza in cui si obbliga la gente ad uscire con mascherine che non esistono, oppure con palliativi inutili quali foulard o sciarpe. E’ questo il modo in cui vogliamo affrontare l’emergenza?”
CODICI ribadisce la necessità di fare fronte comune d’avanti a questa emergenza, di fare affidamento a quanto detto da scienziati e dottori, non seguire l’emozione del momento. Se non riusciremo ad arginare nel minor tempo e nel miglior modo possibile questa situazione, ci troveremo a dover convivere con il Covid-19 per ancora molto tempo.
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