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Caos biglietto integrato: TRENORD promette rimborsi, ma come verrà gestita la situazione?

Inizio del mese difficoltoso per i pendolari. Con il 1° di ottobre è entrato in vigore il nuovo Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità Milano e Monza Brianza (STIBM) che prevede la dismissione dei vecchi biglietti dei singoli operatori dell’area STIBM e l’introduzione di un unico biglietto o abbonamento che permette di circolare su treni e mezzi pubblici. Coloro che utilizzano entrambi i mezzi di trasporto sorridono al risparmio, invece chi utilizza solo il treno storce il naso. I vecchi abbonamenti “solo treno”, infatti, (che costavano chiaramente meno rispetto agli abbonamenti integrati) non esistono più, obbligando dunque i pendolari a sborsare una cifra più alta per un servizio non richiesto e conseguentemente creando un grosso disagio e malumore nei consumatori.


Dopo il caos, Trenord dichiara che sarà previsto un rimborso. “Questo non basta! - dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale dell’associazione consumatori CODICI - la procedura per richiedere tale rimborso risulta infatti macchinosa: bisogna inviare a Trenord diversi documenti tra cui una certificazione su carta intestata del datore di lavoro o un’autocertificazione dell’utente che attesti l’utilizzo dell’abbonamento solo treno. Questa procedura inoltre non fornisce tempistiche precise in merito al rimborso”.


Si legge dal comunicato che la richiesta di rimborso sarà inoltrabile solo dopo un minimo di utilizzo dell’abbonamento pari a tre mesi, a partire cioè dal 2020. Non ci resta che attendere, intanto verificheremo che non vi siano lungaggini e intoppi nella procedura.


Invitiamo coloro i quali necessitino assistenza a contattare l'Associazione allo Sportello della Lombardia.

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