Finalmente è stata messa la parola fine alla vicenda delle bollette a 28 giorni, almeno per quanto riguarda i consumatori. Il Tar del Lazio ha infatti emesso un provvedimento che obbliga Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb a rimborsare gli abbonati alla linea fissa entro il 31 dicembre 2018. Una sentenza che sta destando grande clamore, anche perché accompagnata dal congelamento, in sostanza, della multa di 1,1 milione di euro inflitta invece dall'Agcom.
“Una notizia importante per i consumatori – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – si chiude una pagina buia, durata fin troppo. Per quasi un anno i cittadini sono stati costretti a subire un'iniziativa scorretta, ma finalmente è stata fatta giustizia”.
Guai, però, a lasciarsi andare ai facili entusiasmi. È proprio adesso che bisogna prestare grande attenzione affinché tutto proceda per il verso giusto. E l'Associazione Codici è pronta a monitorare la situazione, verificando che i consumatori siano rimborsati in maniera corretta.
“Al momento l’unica opzione possibile è lo storno in fattura. Gli operatori di telecomunicazioni sono tenuti a rimborsare la clientela a fronte dei giorni sottratti con il passaggio alla fatturazione a 28 giorni– spiega Davide Zanon, il Segretario Regionale di CODICI Lombardia – Una soluzione possibile è che la bolletta di dicembre non sarà di 30 giorni, ma di 10-15 giorni perché bisogna considerare i due giorni in più al mese che i consumatori hanno pagato dal 23 giugno 2017 fino ad aprile 2018, quando è entrata in vigore la normativa”.
Codici invita i consumatori a segnalare eventuali mancati storni in fattura oppure offerte alternative da parte della propria compagnia telefonica. Alcune aziende starebbero infatti facendo delle proposte alternative, soluzione che però al momento non è prevista.
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